Lucette Scaraffia pretende che Loreto sia l'unico centro religioso della Penisola in cui si riconoscono insieme i Savoiardi, i Borboni, i Lombardi e i Siciliani.
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1.7.1 Loreto, centro della Preghiera per l'Italia
Giovanni Paolo II, che aveva misurato per il suo paese l'interesse di Czestochowa, ha evocato discretamente l'importanza di Loreto nel sentimento nazionale italiano. In occasione di un'allocuzione pronunciata nella cripta del Vaticano, avrebbe fatto allusione a questo aspetto. Ne ha parlato il 11 aprile 1985 a Loreto.
Il papa Giovani Paolo II è venuto a Loreto il 11 aprile 1985 per partecipare al Congresso della Chiesa che è in Italia, in presenza di 12 cardinali e di 183 vescovi della Penisola (GSA 32 ). Da Loreto, città simbolica, il Santo Padre si è rivolto a tutta la Nazione Italiana: «Vorrei dire agli uomini e alle donne di questa grande nazione: non abbiate paura di Cristo, non abbiate paura del ruolo anche pubblico che il Cristo può giocare per la promozione dell'uomo e per il bene dell'Italia».
Il 10 dicembre 1994 Giovanni Paolo II, di nuovo presente a Loreto per la festa del VII centenario della Traslazione della Santa Casa, ha concluso la «Grande Preghiera per l'Italia e con l'Italia».
Ogni giorno è accesa nella Santa Casa una lampada per ricordare che Loreto ha come missione di essere il centro della preghiera per la Santa Italia.
Loreto appartiene all'identità italiana.
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1.7.2 Il triangolo Roma - Assisi - Loreto
Il triangolo di Betlemme, Nazareth e Gerusalemme si ricostruisce in Italia con Assisi, Loreto e Roma. La Chiesa è la Chiesa di Pietro, ma è anche la Chiesa di Maria, di Giuseppe e di Giovanni.
Ridare valore a Loreto è un ricordo che Gesù, Maria e Giuseppe sono la prima cellula di Chiesa. È generare uno stile di Chiesa in cui la carità è al primo posto e dove la famiglia è essenziale.
Non dimentichiamo neppure il legame con Roma.
Nel 1962 la prima uscita di un papa da Roma dopo l'unità d'Italia fu per andare a Loreto, costituita in Delegazione Pontificia, direttamente amministrata dalla Santa Sede. Il papa possiede due appartamenti fuori di Roma: uno ad Assisi e uno a Loreto.
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1.7.3 Loreto e la cultura italiana
L'Italia soccomberà schiacciata sotto il rullo compressore della globalizzazione?
Le civiltà del commercio spazzeranno via senza resistenza una cultura che è loro superiore?
Cosa resterà effettivamente della nazione italiana fra cento anni, se essa cerca solo esteriormente i mezzi del suo rinnovamento?... Soprattutto se il matrimonio delle coppie anziane facilita la nascita massiccia di figli di vecchi? In questo modo la razza si indebolisce, se non finisce per sparire.
In Italia la lingua rischia di rimanere soffocata. Non si creano più neologismi; si preferisce andarli a pescare in altre lingue e questo à un segno di decadenza. L'italiano diventerà una lingua morta. La creatività letteraria, strangolata dei media faciloni, è insufficiente. Perché non tentare di porvi rimedio?
Conferendo dei premi letterari, Loreto si farebbe una reputazione e preparerebbe la generazione dei profeti di domani, artigiani della penna come lo sono stati spesso i santi che hanno dato nuovi impulsi alla Chiesa. Uomini di lettere, giornalisti, annalisti valorosi, potrebbero nascere da questa scuola di Loreto.
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1.7.4 Loreto futura capitale spirituale d'Italia?
Oggi l'Italia ha bisogno di fare una riflessione su quello che essa è. Deve ricavarne motivi di fiducia, e grazie ad essa rassicurasi. Un posto sarebbe necessario per questa ricerca, Loreto sembra fatta proprio per questo.
Loreto è una città di 12.000 abitanti, una città a misura d'uomo, quasi unanime nella fede. È dunque adatta per diventare una «città santa», una cittadella della Fede, un simbolo della Speranza cristiana. Assisi è la sola città italiana a trovarsi in una situazione analoga, ma la sua vocazione è diversa.
Roma è divenuta una città internazionale. Milano, Torino, Bologna o Napoli sono degli insiemi considerevoli che hanno istituzioni ecclesiastiche prestigiose, ma sono troppo grandi per essere città emblematiche.
Non rimane che Loreto!
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1.7.5 Loreto e i grandi uomini italiani
Dal momento che Loreto ha assunto una dimensione nazionale e internazionale, non c' è da stupirsi nel veder arrivare le personalità più rappresentative della Penisola: sovrani, principi, capi militari, scrittori, artisti...
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1.7.6 Loreto e l'Unità d'Italia
1.7.6.1 Castelfidardo
Centocinquanta anni fa, ai piedi dei contrafforti di Loreto ha avuto luogo la battaglia decisiva di CASTELFIDARDO - LORETO (18 settembre 1860). Quello scontro tra i Piemontesi ed i soldati Pontifici potrebbe anche essere chiamato: battaglia di Loreto, poiché le ostilità sono avvenute sotto le finestre di Loreto. I soldati delle truppe pontificie, in grande inferiorità numerica, sono stati abbattuti come agnelli dopo essersi confessati a Loreto. Martiri di una causa persa, sono come i loro avversari testimoni locali dell'identità italiana.
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1.7.6.2 La Battaglia
All'alba di martedì 18 settembre, nella Basilica di Loreto si assiste a scene degne «dei più begli episodi delle crociate. Alle quattro, Lamoricière, Pimodan, lo stato maggiore, le guide, i franco-belgi, tutti insomma, ricevono il Corpo del Signore nell'Eucaristia...». Durante il combat-timento, un sacerdote olandese di Loreto, «in piedi sulla terrazza da cui si vedevano i combattenti... non smette di ripetere la formula che rimette i peccati».
Il 20 settembre 1870 le truppe piemontesi aprono la breccia di Porta Pia nella cinta muraria di Roma. Un plebiscito ratifica il tutto. La città è proclamata capitale del regno. L'unità d'Italia è fatta.
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1.7.6.3 Nove considerazioni sulla Battaglia di Castelfidardo
1 - Quella di Castelfidardo è una battaglia decisiva.
2 - È possibile dare una lettura biblica del fatto.
3 - La posizione di Loreto, delegazione pontificia, come luogo della battaglia risponde ad una intenzione dall'alto.
4 - La vittoria spirituale è certa quando i belligeranti entrano pienamente nella volontà divina.
5 - Pio IX si recava tutti gli anni a Loreto con i suoi congiunti. È nella Santa Casa che ha ratificato il suo desiderio di consacrarsi a Dio. A Loreto si capisce meglio il destino paradossale di questo grande papa nato nelle Marche.
6 - Oggi noi riconosciamo che la Chiesa è immersa nella storia e raggiunge la verità per tappe successive, soprattutto in materia politica. La verità si svela attraverso molti tentativi e tentennamenti.
7 - Il senso (divino) della storia non è mai evidente. Comprenderlo pienamente è privilegio dell'Agnello che rompe il sigillo del Libro della Vita.
8 - Noi interpretiamo il sacrificio dei belligeranti europei come un invito a ritornare alle sorgenti cristiane dell'Europa, di cui Loreto è un alto luogo.
9 - I martiri di Castelfidardo sono presenti oggi su questa terra. Intercedono per la fecondità spirituale di questi luoghi. Il loro sacrificio contribuisce a mantenere quello che sentiamo qui: il legame storico e mistico fra Loreto e la Santa Sede.
Il legame molto particolare che Loreto intrattiene con la Sede di Pietro la designa anche per essere in Europa una città-pilota, una città-faro, una città della Speranza votata alla conversione delle anime, alla cultura cristiana ed alla santificazione della famiglia.
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1.7.7 - Loreto, emblema dell'identità italiana?
Perché dunque Loreto non avanza la sua candidatura in tal senso? Diventerebbe così un centro dell'identità italiana. Possiede le qualità necessarie per questo. Per il momento, nessuno rivendica questo privilegio. Loreto, città di pace e d'umiltà, lavorerebbe al bene comune rendendo un servizio alla Nazione.
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1.7.8 Loreto e l'Aeronautica italiana
Secondo una tradizione, la Casa di Nazareth sarebbe stata trasformata in fortezza volante alla fine del XIII secolo e, sospinta dagli angeli, si è ritrovata in Dalmazia, e poi a Recanati. In seguito questa tradizione la Vergine di Loreto è stata dichiarata da Benedetto XV patrona degli aviatori militari e civili. Ci si rivolge a lei come alla Vergine tutelare di chi viaggia nell'aria.
Per tradizione gli aviatori hanno il loro posto nella celebrazione della Venuta, il 9 e 10 dicembre di ogni anno.