Alcune persone, soprattutto non sposate, hanno in cuore un gran desiderio di santità, di vita contemplativa, di sacrificio, di intercessione per la Chiesa.
Pur rimanendo nel mondo con i loro impegni secolari, queste persone desiderano inserirsi umilmente nel percorso di una vita di preghiera, accettandone con perseveranza le purificazioni lungo gli stretti sentieri, che conducono alla perfezione spirituale.
L’esperienza ha dimostrato che un minimo di sostegno fraterno è indispensabile per non scoraggiarsi lungo questa corsa di resistenza.
La seguente proposta viene rivolta ad anime contemplative, che siano decise a pagare il prezzo per arrivare all’unione con Dio.
Si tratta di fedeli che hanno valutato con realismo la loro debolezza nel combattimento spirituale e che desiderano attingere episodicamente presso i loro fratelli soccorso, dottrina, consolazione, consiglio e sostegno nella preghiera, per proseguire poi in solitudine la dura salita che conduce alle vette.
2-1 CONGIUNTURA
È nostro desiderio veder fiorire vocazioni sacerdotali e religiose nel loro contesto più tradizionale o anche rinnovato.
Ma, per motivi diversi, caratteristiche personali, circostanze di vita o di chiamata particolare, molte persone non troveranno un inserimento nelle congregazioni o negli istituti secolari già consolidati.
Molte famiglie spirituali, animate all’origine da un mirabile e singolare carisma, cessano via via di attrarre e suscitare nuove vocazioni a motivo dell’accelerazione del tempo.
Al contrario , i cristiani impegnati nel mondo sperimentano numerosi sconvolgimenti nei luoghi stessi in cui sono inseriti e nel le loro attrattive e disponibilità.
Per rispondere a questa situazione, per evitare che anime erranti, instabili, girovaghe siano così sprecate ci è sembrato opportuno proporre a candidati generosi un’assistenza che comporti forti esigenze personali e strutture comunitarie flessibili e leggere.
Con la grazia di Dio, speriamo di poter presentare un programma di vita realizzabile nelle condizioni attuali della società moderna, caratterizzata dall’estrema secolarizzazione, della mobilità, dall’insicurezza del lavoro, dalla pesantezza dei regolamenti, dalla vulnerabilità psicologica, dall’invecchiamento, dalla precarietà delle attrazioni e delle mode, da un forte spirito di iniziativa personale e di libertà, dalla fragilità dei legami familiari e dalle istanze al cambiamento della Nuova Evangelizzazione.
2-2 DEFINIZIONE
La "Comunione delle Case di Maria" non è un ordine religioso né un istituto secolare.
Essa si rivolge a persone – soprattutto non sposate – che stiano percorrendo un cammino di preghiera e desiderino diventare anime forti, "che fioriscono là dove Dio le ha piantate".
Si rivolge a persone pronte a continuare un cammino di solitudine nel mondo, ma non senza il supporto discreto dei fratelli e delle sorelle animati dallo stesso ideale contemplativo. Le "Case di Maria" – lo abbiamo capito – non sono comunità residenziali, in cui più membri vivano sotto lo stesso tetto.
Sono costituite da fedeli che sanno di essere troppo piccoli e deboli per imitare il rigore degli anacoreti di altri tempi e non pretendono di usurpare il sublime titolo di eremita, rivendicabile solo da pochissimi consacrati.
Essi, tuttavia, hanno colto la grazia di Elia, dei Padri del deserto, dei monaci certosini e fondano anzitutto la loro fecondità sulla relazione verticale e senza intermediari col Dio vivente.
La "Comunione delle Case di Maria" è un "arcipelago di solitari", un’associazione di oranti nascosti nel mondo e alle prese con lo stesso…, una "federazione" soprannaturale, una "ASSOCIAZIONE" nel senso più profondo del termine.
Essa è destinata a formare amicizie caste, discrete, calorose, ma poco onerose come tempi di incontro, perché ciascuno mantenga la sua vita solitaria di unione con Dio, con il sufficiente appoggio fraterno.
Ogni membro dispone la sua dimora perché diventi una "Casa di Maria", dove Dio possa incontrarlo in grande "povertà e nudità di spirito".
Fiotti di tenerezza sono contenuti e compressi nei cuori di Gesù e di Maria: possano riversarsi in tutta libertà su queste anime disponibili a riceverle! Per prepararsi a questo occorrono:
forza di volontà, per fare scelte rigorose in un mondo dove regnano la saturazione, la dispersione e l’attivismo;
regolarità nei doveri del proprio stato, ordine nell’abitazione;
assiduità eroica nell’esercizio della preghiera, secondo la dottrina di San Giovanni della Croce e di Santa Teresa d’Avila;
determinazione a non correre in tutte le direzioni seguendo lo scrupolo, il capriccio o il bisogno di colmare eventuali carenze affettive.
Una "Casa di Maria" è un luogo in cui si vive nello spirito di Nazareth (cf. Paolo VI, Visita a Nazareth del 5.1.1964, lettura del breviario It. I, 419, festa della Santa Famiglia):
adorazione e silenzio
lavoro, immolazione della volontà,
povertà
In essa si sappia vivere come Giovanni nella casa di Maria a Gerusalemme o a Efeso: sulla scia della dolcezza e della tenerezza della Vergine, "padrona di casa", cioè "animatrice", in quanto dona lo spirito e il tono a tutta l’esistenza.
A Nazareth Maria è stata l’umana formatrice di Gesù bambino, adolescente e adulto. Lei è stata la sua consolazione. Ha condotto Giovanni sulle vie dell’amore. Sia lei la mamma, "Mater et Magistra" per i membri della CMM!
2-3 ARGOMENTO
Il lettore immagini per un istante con serietà il ritorno del lavoratore non sposato nel suo appartamento. Spossato dalla fatica, egli raffazzona un pasto, che consuma tutto solo davanti al piatto.
La serata sarà lunga. Eccolo, carico di malinconia o di una sorta di vertigine davanti alla solitudine subita come una fatalità o un castigo.
In una sera del genere, l’effetto di ogni carenza si traduce in una divorante sete di piacere, sete all’inizio non ben definita, vaga, ma pronta a farsi strada verso una soddisfazione qualsiasi.
Grande diviene allora la tentazione di smarrirsi nell’alcool, nella droga, negli spettacoli televisivi o in un sonno esagerato. A meno che il bisogno di relazioni affettive ad ogni costo non lo precipiti verso incontri effimeri e dubbi, che i mezzi dell’informatica moderna procurano a basso prezzo. Potrà scaturirne una serata a tardiva, improvvisata all’ultima ora alla ricerca di un partner o di un interlocutore casuale.
Altra sarà la sera dell’uomo di preghiera ardente di desiderio delle grandi cose, che Dio riserva a coloro che lo amano. Un uomo abitato da un intento, un metodo e una strategia precisa.
Tuttavia, l’esperienza dimostra che, per condurre alla pienezza, la vita di preghiera esige decine di anni di perseveranza e di purificazioni.
Come sperare che un fedele – anche molto fervente – possa reggere in solitudine e con regolarità per molti decenni senza il supporto, almeno morale, di fratelli e sorelle che vivono contemporaneamente la stessa prova e che costituiscono una sorta di "monastero invisibile" ?