Talvolta e fino a poco tempo addietro, la serietà di un’istituzione è stata misurata dal numero e dal peso degli obblighi imposti ai suoi membri. Oggi spesso abbiamo a che fare con un popolo "stanco" (Mt 9,36), troppo sollecitato, che paventa le strutture pesanti, il numero di riunioni a livello locale o centrale. Poichè abbiamo preso la decisione di costruire la CMM a partire dall’ORAZIONE, esigenza individuale molto coinvolgente, occorre accettare che il volano comunitario non sia opprimente. La CMM è come una federazione di "beghinaggi", il cui elemento fondamentale è la casa dell’orante e la superstruttura è l’associazione (confederazione). Questa superstruttura deve costituire un elemento di distensione, una bombola d’ossigeno, un bagno ristoratore. Assumendo questa opzione potremo evitare , forse, lo scoglio principale di questo tipo di iniziative: le "ferite" e le amplificate difficoltà di carattere delle "persone sole", molto ricche di sentimenti, ma non sempre idonee o disponibili a una vita molto socializzata.
8-2 CONDIZIONI MATERIALI
I membri della CMM adottano un tipo di vita semplice, sobrio, ascetico, quasi spartano, quantunque non inumano. Lavori domestici e di cucina, incombenze abitative, cura del vestiario e del corpo sono svolti in modo corretto e leggermente sbrigativo, senza farne degli assoluti.
Sonoautonomi. Tra le persone sole vi sono individui che sentono la vocazione a farsi mantenere, a essere al traino e a essere presi in carico da altri. La CMM non è un’associazione di beneficenza. Questo genere di assistentato, che altrove avrebbe ragione di essere, non le si addice.
Certamente si praticherà l’aiuto reciproco, ma si eviteranno assolutamente situazioni durature di sostegno economico, di coabitazione o di aiuto per l’alloggio. Si dovrà evitare ogni tipo di "collusione".