Nel mondo e in un contesto di vita secolare le "Case di Maria" sono piccoli eremi, laboratori di preghiera contemplativa, luoghi in cui Gesù può "posare il capo" e vivere un’intimità grazie all’accoglienza, al silenzio e alla disponibilità del cuore, che gli viene offerta. Gesù deve potervi essere ricevuto come nella casa di Nazareth (trasportata e resa simbolo a Loreto), come nella residenza di Lazzaro a Betania. Tutto lì è disposto a questo scopo: orari, arredamento, estetica…
Le "Case di Maria" sono poli discreti di irradiazione. Per quanti godano di una integrità eccezionale esse possono ugualmente essere "rampe di lancio" apostolico negli ambienti dell’editoria, di intense attività sociali, politiche o municipali.
Le "Case di Maria" sono luoghi dove è dolce fermarsi, restare a lungo con il Signore.
Là – come bimbi sulle ginocchia di Maria – si imparano i modi di Dio, così diversi dalla nostre attitudini spontanee, dalla nostra natura carnale, grossolana, rude e rozza. Là Maria è amata con una tenerezza del tutto naturale, semplice, viscerale… nell’attesa che lei conduca alle realtà più alte e raffinate della vita nello Spirito. In esse Maria è la padrona di casa, maestra di preghiera, educatrice sul piano umano e su quello divino. Dimorare con Cristo è un’arte: come si può farlo senza Maria? Dimorare con Cristo nello spirito di Nazareth è una pazienza protratta nel tempo. Modello incomparabile a questo riguardo è Charles de Foucauld. Nei suoi scritti troveremo ogni genere di considerazioni, che ci aiuteranno in proposito. Dunque, la CMM presenta una spiritualità dell’essere, del riposo in Dio, della pace, in brutale contrasto con la logica di questo mondo: influenza così l’annullarsi davanti a Cristo per irraggiamento. L’apostolato, che per alcuni può essere intenso, non cederà all’irruenza della quantità e maggiore offerta delle proposte dei sempre più potenti mezzi di comunicazione.
3-2 ORATORIO Colui che abita una "Casa di Maria" trascorrerà molte e molte ore… di aridità o di consolazione nel suo santuario domestico. Risulta, quindi, necessario che questo "angolo-preghiera" sia confortevole, "soprannaturalmente caldo", decorato con arte in funzione dei tempi liturgici e corredato dai ritratti di famiglia, cioè dei santi preferiti.
3-3 ANCORA la SPIRITUALITÀ MARIANA Loreto (località in provincia di Ancona nelle Marche, in Italia), luogo dove nel 1294 la Casa della Vergine Maria è stata trasportata (simbolicamente in volo dagli angeli), sarà il primo centro di ispirazione, di ritorno alle fonti, luogo di raggruppamento e al contempo di sciamatura della CMM, se questa è chiamata a nascere e a svilupparsi. "Primo santuario mariano internazionale" lo ha definito papa Giovanni Paolo II, umile e venerabile luogo di pellegrinaggio, visitato da cento santi e beati… Vedremo se sarà possibile incontrarci lì per un ritiro o per le vacanze. - la "cappellania francese" che si trova nella grande via (via Paolo e Bruno Brancondi 77 ) - l’antica tradizione di presenza della Francia in questi luoghi, specialmente dopo la donazione del Calice di Joyeuse -
il culto dedicato a San Luigi nella grande cappella francese, quella del SS. Sacramento nella Basilica - la festa del 25 agosto, solennizzata dall’arcivescovo con la presenza del nostro ambasciatore
… piccoli segni che invitano a stringere i legami franco-italiani proprio in questa terra benedetta.
3-4 LA SANTA DILATAZIONE Come i loro contemporanei, anche i membri della CMM conoscono lo stress di una vita frenetica. Essi hanno scelto una forma di vita austera ed esigente, in cui consacrano un considerevole numero di ore alla preghiera. Sperimentano le tribolazioni, le angosce e le pene di chiunque sia seriamente impegnato nel processo di crescita soprannaturale. Sono chiamati a conoscere "le cose dure ed aspre per le quali si va al Signore" (Regola di San Benedetto cap 58). Ma, "via via che si procede nella vita (monastica) e nella fede, il cuore si dilata e nell’indicibile dolcezza dell’amore si percorre la strada degli insegnamenti divini" (id, Prologo). In attesa di questa piena fioritura, i servitori di Dio avanzano, stanchi e affaticati, sui tormentati percorsi della Montagna spirituale. Se si incontrano, non è certo per aggiungersi un fardello supplementare. Le geremiadi, le discussioni brutali, i grandi dibattiti in cui confluiscono i conflitti appassionati, gli aspri rimproveri fraterni, gli spietati capitoli per giudicare le colpe non costituiscono la grazia primaria di questa associazione.
Per purificare l’anima la CMM conta di più sul combattimento spirituale solitario e sulle congiunture della vita ordinaria.
* Gli incontri della CMM sono destinati al conforto e al sostegno fraterno. I fratelli e le sorelle vi si ritrovano per concedere al loro cammino una pausa di rilassamento, la boccata di ossigeno che permette di continuare l’ascensione. Queste riunioni saranno nello stile delle "sante conversazioni" della pittura italiana o degli affreschi, nei quali Fra’ Angelico sembra sia andato a cercare i colori nel cielo stesso. Momenti fuggitivi, ma rivitalizzanti, di paradiso, momenti di felicità… che anticipano un po’ la comunione dellafamiglia celeste. Distensione nella comunione, conviti sobri, colloqui in forma di "oratorio", preghiera silenziosa, litanica o spontanea…, condivisione di letture, scambi sulla vita di preghiera… occuperanno questi momenti di semplice familiarità.
In alcune occasioni, molto distanziate, saranno organizzate "vacanze cristiane", o piccolesessionisotto forma di convegni non vincolanti.
3-5 La dimensione celeste e soprannaturale Molti fedeli si lamentano di essere privati della religione popolare che, accogliendo il sentimento religioso – inteso nel suo significato più accettabile – fa spazio al meraviglioso cristiano, proiezione del realismo soprannaturale (v. Père Bernard – Théologie affective – p.265, Cerf. 1973 ). Particolarmente in Francia domina troppo spesso una religione cartesiana e cerebrale…, una religione "nei limiti della sola ragione". Per questo motivo troppi cristiani si orientano verso l’abbandono di ogni pratica, verso le sette o verso movimenti che si preoccupano esclusivamente di fatti strani preternaturali. La CMM, persuasa che il mondo celeste faccia intrinsecamente parte di un dato di Fede e dunque del reale nel senso più pieno, darà il giusto posto alle realtà escatologiche. *
Nessun paese come l’Italiaha saputo familiarizzare con l’al di là e manifestarne la tenerezza; tradurlo in un’arte tranquilla e serena, esprimerlo negli edifici, nei paesaggi e nella vita quotidiana. La CMM propone di vivere non nell’immaginario, ma, per mezzo di una fede robusta, nella presenza viva delle realtà dell’al di là che popolano l’universo terrestre.
3-6 SPIRITUALITÀ COMPOSITA e RIEPILOGATIVA
Talvolta i cristiani di oggi hanno ingenuamente la presunzione di rappresentare lo stadio più elaborato del pensiero religioso. Le testimonianze del passato, anche se espresse dai Padri della Chiesa, dai Santi e dai Dottori della Chiesa più riconosciuti, rappresenterebbero uno stato grossolano, incompiuto della Rivelazione, che solo i nostri contemporanei possederebbero nella sua integralità. Al contrario, affrontando il III millennio, non dobbiamo temere di essere grati alla munificenza divina resa presente attraverso i "monumenti" del passato: opere letterarie, figure di santità, epopee mistiche, promozione continua di famiglie religiose e di istituzioni. La spiritualità CMM – pur impegnandosi secondo indirizzi precisi – non esiterà a esplorare le molteplici scuole di spiritualità, per conoscerle, farne memoria, ispirarsi, sperare, ringraziare. Come un fine conoscitore scende nelle profondità della sua cantina per scegliervi una bottiglia di buon vino di cui inebriarsi con gli amici…, così si comporterà il discepolo della CMM: scende nelle fondamenta della Storia della Chiesa, ne ricupera un buon libro, un documento di archivio… e ne condivide il profumo con i fratelli. È il colloquio spirituale, l’esercizio sul libro (Filippo Neri)… dove le lingue si sciolgono per lodare l’eterno presente del Dio che vive nei suoi santi.
3-7 AMARE i LIBRI All’inizio della sua "conversione", Santa Teresa d’Avila confida di essere stata aiutata da due tipi di sostegno: gli amici ed i libri. Ma anche i libri sono degli amici!... Senza cadere nell’avarizia e nella sensualità del bibliofilo, un membro della CMM amerà ibuoni libri, quelli che portano a pensare nella Fede, cioè in modo diverso dal mondo. I libri sono un memoriale delle grazie del Signore e l’invito concreto di allenatori esperti ad accrescere la fiducia nella vittoria.
3-8 Nella FAMIGLIA TRINITARIA Il Mistero della S.S. Trinità è il mistero centrale della fede e, quindi, della vita cristiana attiva e contemplativa (Cf.: CCC 234). Il compimento della vita cristiana non può che essere una relazione perfetta con la Trinità e con ciascuna Persona divina. Concetto evidente, ma che è meglio richiamare. Poiché abbiamo un’eccessiva tendenza a dimenticare certe persone della Trinità, possiamo elevare il cuore più particolarmente al Padre il Lunedì e il Giovedì, al Figlio il Martedì e il Venerdì, allo Spirito Santo il Mercoledì e il Sabato; la Domenica rimane consacrata all’intera Trinità.
3-9 Nella COMUNIONE dei SANTI Vivere in questa comunione è un aspetto caratteristico e fondamentale della CMM. Amare i Santi significa apprezzare le forme viventi che Dio ha donato nel corso dei secoli al suo Vangelo. Con la loro presenza attiva i Santi popolano la nostra solitudine; con i loro scritti – reliquie viventi – ci istruiscono e ci fanno attraversare i secoli. I santi sono le epifanie luminose della fecondità divina; ci fanno crescere in una speranza invincibile. Amiamo i santi dell’esagerazione che aprono alla trascendenza e scuotono il nostro torpore, amiamo i santi della moderazione che ci sembrano più vicini e più imitabili: "Bene fecit omnia!", Dio ha fatto bene tutte le cose! (Mc 7,37). Ci starà a cuore, dunque, frequentare i santi, i beati, i personaggi in odore di santità. In un’edizione a parte consideriamo la possibilità di stabilire l’elenco e il calendario motivato degli amici di Dio, con i quali manterremo relazioni più intime.
Eccone fin d’ora un primo elenco: * oltre alla Vergine Maria, i grandi santi contemporanei di Gesù, * i santi del "deserto" e della vita monastica: Antonio, Benedetto, Bernardo, Bruno, i certosini anonimi, Romualdo, Charbel Makhlouf, * i santi italiani: Caterina da Siena, Francesca Romana, Maria Maddalena De’ Pazzi, AnnaMaria Taigi, Paolo della Croce, Gemma Galgani, * i santi francesi: Giovanna d’Arco, Vincenzo de Paoli, Francesco di Sales, il Curato d’Ars, Pierre-Julien Eymard, * i santi dell’apostolato: Ignazio di Loyola, incomparabile guida per una mistica dell’azione…, Domenico, Francesco da Paola, Antonio-Maria Claret, Vincenzo Palloti, Luigi-Maria Grignion de Montfort, ineguagliabile maestro di dottrina della vita mariana. Ecco ora i Santi che sembrano chiamati a dare un’impronta più specifica alla CMM. Con il loro "profilo paradisiaco" quasi tutti hanno fornito un antidoto alla fredda concezione di un mondo secolare chiuso nei suoi limiti immanenti: Francesco d’Assisi, il più sublime, il più "ispiratore" di tutti i santi. Da solo, egli ha operato una rivoluzione culturale capace di toccare tutti gli aspetti della società. Ha fatto di Assisi una "città-sacramento", miracolo il cui fascino non è intaccato dai secoli. Ha toccato il cuore del popolo, raggiungendolo con un amore così soave e persuasivo che pare aver reinventato la divina carità. Sulla scia del Poverello: Antonio, Leopoldo Mandic, Padre Pio e i santi della famiglia serafica. Il barocco Filippo Neri, testimone dell’allegria e della "semplicità" cristiana. Il suo "oratorio" e i suoi "Esercizi sul Libro" serviranno come importante riferimento nelle nostre riunioni fraterne. Geltrude, sorella mistica di San Giovanni, i cui scritti cantano in modo ineguagliabile la misericordia e la dolcezza del Cuore di Gesù. Giovanni Bosco che, pur impegnato nelle realizzazioni terrene, ha fatto sperimentare ai giovani un’evocazione realistica della famiglia celeste. Charles de Foucauld, ineguagliabile contemplativo della Casa di Nazareth ricostruita a Loreto. Teresa di Lisieux, che conduce in modo virile e originale nelle vie dell’infanzia spirituale.
Come maestri di preghiera sceglieremo senz’altroGiovanni della Croce,Teresa d’Avila, autori del Carmelo, e specialmentepadre Maria-Eugenio.