«L'opuscolo di Chevalier è stato per Loreto come una bomba atomica, le cui ricadute sono ancora attive. Il pensiero dell'autore riportato nelle riviste specializzate, nei dizionari di storia e di archeologia, si è sparso ovunque in modo molto vasto. Si è insediato nella cultura generale e nel subconscio collettivo del clero.
Ha influenzato i papi moderni fino a Giovanni Paolo II, che alla fine ha preso in contropiede gli ambienti prevenuti. Il padre Santarelli esprime le sue convinzioni con affermazioni martellanti. Dopo Leone XIII (1878-1903) e Pio X ( 1903- 1914), molto a favore della traslazione angelica, i papi seguenti hanno omesso sistematicamente di soffermarsi sulla storia di Loreto. Benedetto XV, Pio XI, Pio XII, Paolo VI hanno taciuto. Giovanni XXIII è, si, venuto il 4 ottobre 1962, ma ha parlato della Santa Vergine guardandosi dal fare allusione alla Santa Casa» (4 RCL C').