4 Aspetto culturale - Loreto Lorette Francese

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13 ARDOR
4° Parte 
ASPETTO CULTURALE

4-1   GENERALITÀ
Il "Genio del Cristianesimo", nel prolungamento dell’Incarnazione, sta nella sua illimitata capacità di 
Inculturazione
 in infinite forme, suscitate dalla creatività dello Spirito secondo le necessità storiche.

Alle soglie dell’anno 2000 i cristiani sono chiamati con insistenza a generare un 
nuovo umanesimo
. È un aspetto evidente del loro sacerdozio battesimale e della loro componente profetica. Sicuramente, i fedeli sono attesi là. Per il cristianesimo contemporaneo è una questione di vita o di morte. È normale che nell’attuale confusione ci si rivolga ai cristiani perché salvino l’uomo, ivi compresi i suoi valori semplicemente naturali.

Se i figli di Dio vivranno l’ideale evangelico in piena autenticità, sapranno inventare nuovi comportamenti e una 
qualità di vita
 tale da destare l’invidia intorno a loro.

I membri della CMM, per quel poco che potranno e nella misura in cui si impegneranno a essere uomini e donne di orazione…, si vedranno costretti a vivere in modo diverso dagli altri e, dunque, a 
inventare
.

Oggi troppo spesso i nostri contemporanei partono dal postulato che tutto ciò che è realizzabile e fattibile vada fatto. Ben diversa sarà la concezione del contemplativo nel cuore del mondo: egli dirà più spesso dei 
NO
 che dei 
SI
.

Accettare tutto ciò che è possibile, gli risulterebbe letale.

Per lui sarà particolarmente decisiva la gestione dei parametri COMUNICAZIONE e MOBILITÀ. In questo senso sarà chiamato a quelle generosità eroiche richieste in ogni tempo agli autentici contemplativi. Saprà accettare una stabilità e una SEDENTARIETÀ minime, per rimanere nell’unità e nella familiarità con Cristo. In generale preferirà il meno al più per assaporare la sobria ebbrezza dello Spirito


4-2   La VITA in SOCIET
À

La CMM si inserisce nella famiglia dei movimenti che, come le "comunità nuove", tentano di inaugurare la società del domani, tramite  le "
città qualitative
", ricercando una "
civiltà dell’amore
". Pensiamo, ad esempio, al gruppo dei focolari costituitosi a Loppiano, a sud di Firenze. I fratelli comprenderanno che un intenso regime di preghiera come il loro è incompatibile con un utilizzo smodato di immagini. Nel loro appartamento la televisione sarà inesistente o di utilizzo molto limitato.


Alla sequela di Cristo scenderanno nelle implicazioni sociali del loro impegno: saranno immuni da "favoritismi personali" (Gc 2,1s); si allontaneranno dalla mentalità "borghese", sforzandosi di non  sottolineare differenze di ricchezza, rango sociale e livello di cultura; non faranno mostra di diplomi, onorificenze e promozioni.


4-3   La GRANDE SORELLA ITALIA
Nel momento in cui l’Europa cerca di prendere forma, non è forse importante che  essa ritrovi le sue radici culturali e cristiane? Troppo spesso guardiamo ai paesi che brillano per la loro spettacolare riuscita economica, per il loro successo nel campo della tecno-scienza. 

Queste nazioni, che spesso trionfano perché "abili", pratiche, empiriche secondo il criterio del mondo (Lc 16,3), diffondono una pseudo cultura, che diventa dominante a causa della potenza dei loro capitali, della diffusione della loro lingua e dell’invasione delle loro immagini. Dietro questa ostentazione non dominano troppo sovente una filosofia pragmatica abbastanza vicina al materialismo… e schemi molto ispirati all’edonismo, al consumismo e alla psicologia freudiana?

Forse oggi ci viene posta la scelta tra due  tipi di cultura:

le culture ascendenti:
pagane e antiche, che generano il culto dell’eroe ed il superamento in tutte le sue forme;

cristiane, costruite sullo schema agostiniano della città terrestre orientata verso la 
Città di Dio
.

le culture discendenti:
astute (intelligenti), concrete, pragmatiche… Spinte all’estremo, queste culture mettono l’uomo al servizio della macchina, abbracciandone le esigenze e i ritmi. Trasformano gli uomini in robots senza cuore. Anche se all’inizio sono al servizio dell’uomo, considerano l’individuo solo in base alle sue necessità di denaro, di salute, di efficienza, di comunicazione e di comodità. Culture discendenti, cioè che abbrutiscono, fanno degradare l’uomo verso la materia.


Le culture ascendenti sono quelle fiorite particolarmente nel bacino mediterraneo. Tuttavia l’Europa sembra occhieggiare verso altri orizzonti. Perché così poca considerazione per  i paesi mediterranei, che hanno dato il maggiore contribuito alla Chiesa Cattolica?


Oltre alla Spagna, prima di tutte le altre nazioni non c’è forse la 
grande sorella Italia
 verso la quale la divina Provvidenza ha continuamente diretto i nostri passi?

Certo, non si tratta di idealizzare una nazione con tante debolezze, che subisce ingenuamente le influenze sopra enumerate. Il materialismo, la disinvoltura, la rilassatezza, la superficialità, l’incredulità, l’incoscienza del passato… oggi minacciano questa grande nazione che ha i difetti delle sue qualità, ma che sembra sempre riscattarsi dal lato del cuore per mezzo di uno 
spirito di infanzia evangelica,
 capace di commuovere ancora le viscere del Signore.

Molta preghiera, molta riflessione e frequentazione della Penisola ci hanno indotto a pensare che la CMM potrebbe trovare in parte la sua ispirazione al di là delle Alpi. Perciò incoraggiamo i membri della CMM a imparare la lingua italiana.

  Certo, l’attrazione per il mondo latino rimane facoltativa per chi vuole aderire alla CMM, tuttavia ecco venti motivi che, a nostro avviso, qualificano l’Italia per aiutarci nello stile di vita che iniziamo.


L’Italia
 : 

1.  Depositaria della cultura romana antica, la quale in parte corrisponde alla civiltà ellenistica (Marrou  Histoire de l’Education dans l’Antiquité, I,324 - II,30). 
2.   Culla della lingua e della saggezza, largamente adottate dalle chiese primitive.
3.   Centro dell’Impero, verso il quale convergevano tutte le vie cristiane.
4.  Per l’autorità delle Chiese particolari e il peso delle sue tradizioni, i modi di pensare del suo popolo si sono impregnati molto profondamente di cristianesimo;
5.  Eletta tra tutte le nazioni a dare ospitalità al seggio del successore di Pietro, vicario di Cristo.
6.   Tra tutte le nazioni, è quella che ha dato alla Chiesa il più gran numero di Santi canonizzati; di conseguenza tutta la Chiesa Universale ha goduto l’influsso delle sue numerose famiglie spirituali.
7.   A motivo di Roma, la sua terra è stata calpestata dai santi degli altri paesi, che vi hanno lasciato una traccia durevole.
8.   Ospita tre luoghi venerabili (dove il Santo Padre possiede simbolicamente un appartamento). Questi luoghi sono la riproduzione occidentale di quelli in cui Gesù ha vissuto i momenti più importanti della sua vita e del suo mistero: Assisi evoca Betlemme e l’Incarnazione, Loreto ricorda Nazareth e Roma  ha una vocazione di centralità come Gerusalemme.
9.   Il centro della cristianità che l’Italia ospita, è anche il polo mistico di tutta l’umanità con i suoi grandi raduni che fanno notizia; molti, per questo motivo, trovano in Roma una seconda patria.
10.   Per il suo clima e la sua arte, l’Italia è "sorriso del mondo". In essa l’asprezza del Vangelo è rivestita di fascino e di dolcezza…, fino a rendere "amabile" la religione.
11.   Attraverso i suoi "profeti" essa fa sempre  rivivere la grazia di Assisi, sua capitale spirituale: pace, bellezza, fraternità, infanzia spirituale, tenerezza e cordialità.
12.   Essa ha ricevuto il carisma di rendere presente e affascinante la dimensione escatologica. La Divina Commedia è l’opera letteraria centrale (e un po’ fondatrice) di una patria che appare in tutta modestia come "sacramento" del Cielo sulla terra.
13.   Per queste ragioni essa  completa dal lato del cuore, quello che la tradizione francese presenta a volte  come troppo profano, laico e cerebrale.
14.   Essa ha saputo mantenere il contatto con le classi più modeste grazie a una religiosità, che dà il giusto posto al sentimento, al cuore e all’affettività.
15.   La sua lingua (troppo poco conosciuta nel mondo), fatta per esprimere le sfumature raffinate dell’anima, è un antidoto alle culture materialiste, basate sul culto del denaro e dell’efficienza.
16.  I suoi paesaggi, i monumenti, plasmati da millenni di saggezza o di fede, hanno un valore di richiamo e di memoriale dei valori umani e divini. Spesso qui il Vangelo è declinato sulla bellezza, una bellezza che parla facilmente al cuore degli umili.
17.   Malgrado la decadenza dei costumi e la denatalità che la intaccano largamente, essa ha saputo custodire un senso commovente della famiglia, della tenerezza, della cordialità, della maternità. La qualità di vita, il senso del "dolce far niente" vi perdurano in parte  e, nel migliore dei casi, introducono al senso di interiorità.
18.   Evangelizzata da Pietro e Paolo, che l’hanno bagnata con il loro sangue, ha mantenuto un vivo senso della Chiesa apostolica e gerarchica. I suoi vescovi, a capo di diocesi di dimensioni umane, sono amati in modo bonario. Questa situazione offre un felice esempio a tanti paesi in cui regnano il sospetto, lo spirito di indipendenza e la disobbedienza verso l’autorità.
19.   La Chiesa, che è in Italia, ha la sua grandezza e i suoi limiti. È più forte là dove la Francia è più debole e viceversa. Da qui la necessità di una frequentazione reciproca.
20.   Malgrado il contenzioso di alcuni conflitti storici del passato, essa è per la Francia la nazione più simile per sentimenti e mentalità. Come non vivere questa amicizia per la salvaguardia dell’umanesimo e per la crescita del Regno di Dio?
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