Con una fede incomparabilmente preziosa agli occhi di Dio, Maria dà il suo consenso al piano di Dio; come dice san Bernardo, lo fa a nome di tutta l'umanità.
Giovanni Paolo II mostra l'estensione ecclesiale dell'adesione di Maria: «Il secondo messaggio che risuona tra le mura della Santa Casa è dunque quello della fede. A Loreto si è come contaminati dalla fede di Maria... Notavo nella Redemptoris Mater che la fede di Maria continua così a trasmettersi in seno al popolo cristiano per mezzo della forza di attrazione e di irraggiamento dei grandi Santuari...» (JPM 5 in SM 4).
Maria è cresciuta tra queste mura, ritirata nel silenzio e nell'ombra. Queste pietre sono ancora impregnate della sua contemplazione oblativa. Con una fede incomparabilmente preziosa agli occhi di Dio, la adolescente dà qui il suo consenso al piano divino.. La Vergine di Loreto è la Vergine del «Si».
Qui ciscuno fa la stessa esperienza. Appena entra nella stretta edicola della Santa Casa, preso da questa atmosfera di intimità notturna, il pellegrino comprende di essere spinto ad agire. Lui stesso à chiamato a dire SI o NO al piano divino sulla propria vita.
Il fedele è aiutato nella scelta da fare dalla grazia di Maria e dallo spirito del luogo. La vita soprannaturale, quando scende al nostro livello, si china sull'oscurità della fede e sul silenzio della notte. Siamo così invitati a «murarci nel SI di Maria». Vocazioni come quella di Pio IX e di Chiara Lubich sono nate fra queste mura. Non è un caso (RCL 5).
La Vergine nera nella penombra
Entrando nella stretta edicola della Santa Casa, si è presi da un'atmosfera notturna.
Notiamo anche che la Madonna di Loreto è una Vergine nera. Nelle cosmogonie classiche la vita scaturisce dal caos e dalle tenebre.
Su scala umana la fecondità è legata al silenzio della notte, cosicché anche le dee pagane della fecondità hanno il colore del carbone.
Questi dati antropologici illustrano il mistero della grazia. Maria riceve il Verbo in un silenzio notturno che la tiene al riparo da ogni attualità chiassosa. Le condizioni della concezione verginale sono del tutto misteriose e costituiscono la notte della ragione.
La vita soprannaturale, quando discende fino a noi, preferisce aprirsi nell'oscurità della fede e nel silenzio della notte.
Maria è cresciuta tra queste mura chiusa nel silenzio e nell'oscurità. Queste pietre sono ancora impegnate della sua contemplazione oblativa. Così Dio la preparava alla sua missione universale. La Vergine di Loreto è in effetti la Vergine del Si, come amava chiamarla l'attuale cardinal Comastri. La Santa Casa è lo scrigno che perpetua il consenso della nuova Eva.
Nella Santa Casa impariamo ad essere disponibili. Chiediamo a Dio di riempire le pagine bianche della nostra vita secondo la sua volontà. Ai bambini che vengono a confessarsi propongo talvolta di entrare nel luogo santo e di offrire se stessi come il piccolo Samuele. Dopo un buon ritiro, è facile immaginare come sia bene venire qui e farvi la scelta di uno stato di vita. È probabile che numerose vocazioni siano nate fra queste mura. Si sa che molti fondatori di congregazioni religiose sono venuti ai piedi di questo altare ad implorare la luce per la loro famiglia spirituale. All'interno di questo spazio nel novembre 1939 Chiara Lubich ha ricevuto l'ispirazione celeste di fondare i Focolari (4 SM C').