La relazione fraterna esiste quando due fratelli o sorelle si aiutano a vicenda nel cammino della perfezione, hanno colloqui spirituali distanziati, ma profondi e scambi telefonici rapidi e regolari.
Il legame soprannaturale è rafforzato di tanto in tanto da un’esperienza vissuta in comune: ritiri, riunioni, vacanze...
La CMM, federazione di laici solitari, sarebbe inesistente senza queste relazioni spirituali, che fanno intrinsecamente parte dell’istituzione. Santa Teresa d’Avila le ha lodate:
"Perché proibire a coloro, che si mettono seriamente ad amare e servire Dio, di avere anch’essi confidenti delle loro gioie e pene?… Se il Signore non mi avesse aiutato su questo punto e non mi avesse dato modo di conversare con persone di preghiera…, avrei finito col cadere a capo fitto verso l’inferno. Del resto, per aiutarmi a cadere avevo anche troppi amici; ma se si fosse trattato di risollevarmi, mi sarei trovata sola" (Autobiografia, cap. 7, n. 20-22, passim – p. 52-53).
7-2 FRATERNITÀ, SORELLANZA SPIRITUALE
All’interno della CMM possono e devono esistere amicizie elettive che permettano a due fratelli o sorelle di sostenersi lungo il cammino della perfezione nello Spirito.
Nelle parrocchie o nelle nuove comunità, assistiamo a questo fenomeno abbastanza recente: un fedele cerca consiglio e conforto presso un altro per uscire dalle sue dipendenze e continuare nel cammino spirituale in mezzo alle difficoltà esistenziali spesso gravose da portare.
È possibile trasferire questo modo di procedere nella CMM, purché sia ben chiaro che la vocazione della CMM non è in primo luogo di natura psicologica. La sua grazia consiste innanzitutto nel testimoniare la forza dello Spirito attraverso l’orazione prolungata e, nel caso di difficoltà di tipo nevrotico, si farà ricorso a figure competenti .
Tuttavia saremo sensibili a questi due fattori che hanno aiutato Santa Teresa a uscire dalla mediocrità monastica: i libri e le amicizie.
* Riguardo a queste ultime sarà molto proficuo leggere nel Dizionario di spiritualitàl’articolo "Amicizia" (vol.I p. 500s), l’art. "Conversazione spirituale" (vol. II, 2212s) e il cap. VII di JJVD.
Per quanto attiene alle amicizie spirituali, la tradizione oscilla tra l’incoraggiamento (Giovanni Crisostomo, Anselmo, Lanfranco, Rieval) e la più estrema riserva (Benedetto, Bernardo, Imitazione, Francesco di Sales, Giovanna de Chantal, Tronson).
Qui assumiamo il rischio di svilupparle, con moderazione, consci che possono degenerare, se mancano prudenza e discernimento. Troveremo in Giovanni della Croce (Notte OscuraI,4 p.394) i criteri che permettono di distinguere gli affetti originati dalla lussuria e quelli che sono veramente spirituali. Queste amicizie conosceranno sempre dei limiti, che talvolta sarà necessario fissare con il padre spirituale. Per la CMM la dimensione eremitica è sempre fondamentale.
7-3 Il CENACOLO
Circa tre volte l’anno fratelli e sorelle si riuniscano in gruppi da tre a dieci per un "cenacolo".
In queste occasioni è auspicabile includere una merenda sobria con una leggera nota festiva e anche gioiosa.
Dopo un tempo di preghiera prima silenziosa e poi "in comune", si inizia lo scambio sui modi di vivere il programma della CMM. Ciascuno vi si esprima liberamente senza essere costretto ad uscire dal la propria riservatezza.
Si comincia allora una sorta di "Oratorio", con l’"Esercizio sul libro", alla maniera di San Filippo Neri (Ponnelle et Bordet p. 123s, 155s, 216s, 339s).
Se è volontà di Dio, questi incontri saranno "momenti di paradiso", in cui si gusta insieme il miele del deserto prima di riprendere l’arido cammino. Pausa deliziosa e breve per fratelli e sorelle che faticano, quasi tutti, nell’ansiosa ricerca di Dio.
Sull’erto cammino dell’orazione (Gdt 8,25s), com’è bello e com’è dolce che i fratelli vivano insieme! (Sal 132)
Questi cenacoli cominciano a palesare ciò che sono le "famiglie celesti", cioè le articolazioni e i legami elettivi che il Signore ha stabilito nella costruzione del suo corpo Mistico.
Ne sono un’evocazione le "sante conversazioni" della pittura italiana, le assemblee di eletti rappresentate dal Beato Angelico.
7-4 ASSEMBLEA PLENARIA
All’occorrenza e in casi di grave necessità, la CMM si riunirà in "assemblea plenaria" per discutere le controversie relative alla direzione generale del movimento.
7-5 Altre ATTIVITÀ COMUNITARIE
Sono destinate a dare consistenza ai legami che ci uniscono nel Corpo Mistico. Momenti di grazia e di luce che rompono la monotonia dell’anno…, esperienze condivise di gioia e di pienezza che generano unione tra le persone. * Si prevederà ogni anno un tempo di raduno non obbligatorio a Loreto, primo centro di ispirazione della CMM. In caso di necessità questo appuntamento si potrà svolgere in un luogo diverso da Loreto.
Se sarà il caso, un gruppo informale della CMM può organizzare un ritiro o un pellegrinaggio.
Questi tempi forti, che rimangono sempre facoltativi, non saranno mai concepiti in modo gregario o collettivistico, ma consentiranno ampio spazio alle attività personali, alle iniziative condivise tra piccole cellule di due o quattro persone. Così pure sarà ogni anno per le "Vacanze cristiane" proposte in una casa di accoglienza adattata. È già stata sperimentata questa sequenza: Messa, pasto, conversazione spirituale in comune. Preghiera, spiaggia, momenti liberi di ricreazione o culturali organizzati isolatamente o in piccole unità.
7-6 CALENDARIO delle FESTE
Pur vivendo intensamente il ciclo liturgico del Calendario Universale della Chiesa, i fratelli e le sorelle della CMM potranno darsi un cenno o riunirsi in prossimità di alcune feste importanti o minori, in relazione con la spiritualità loro propria:
nel 1° trimestre: 2 febbraio, Presentazione al Tempio – Evocazione della vita nascosta – Preparazione alla salita della Quaresima;
nel 2° trimestre: 26 maggio, San Filippo Neri, fondatore dell’Oratorio;
nel 3° trimestre: 16 luglio, la Madonna del Monte Carmelo;
nel 4° trimestre: ricco santorale dell’inizio di ottobre: Santa Teresa di Gesù Bambino, Santi Angeli, San Francesco d’Assisi, Ognissanti,
10 dicembre, festa della Traslazione della Casa di Loreto (10 dic. 1294).